Roberto Castruccio

...Mai più
Racconto per immagini di un viaggio, "il viaggio", intrapreso con tre amici in luoghi che lasciano ricordi indelebili quanto il desiderio che certe cose non accadano davvero mai più.

Con questa farsa affissa su tutti i manifesti della Polonia, avveniva l'invasione tedesca... "Gestione Temporanea" piuttosto che "Trattato Preliminare", ad oltre settant'anni la beffa sembra davvero odierna

Il primo passo fu radunare tutti gli ebrei in questa piazza enorme prima di rinchiuderli nel ghetto. Il nome della piazza significa infatti "Piazza degli eroi del ghetto", dove per entrare dovevano passare attraverso una porta su cui campeggiava in ebraico la scritta "Lasciate ogni speranza o voi che entrate" La farsa continua...

Ogni sedia di questa piazza è un monumento, sia per le dimensioni che per l'esecuzione.. Ognuna differente dall'altra, sono gli unici ricordi visibili di quell'iniziale e terribile rastrellamento

Settanta sedie, settanta sculture di Metallo, fredde, lucide, apparentemente senza una logica, così come ciò che rappresentano, la follia razionale e cinica e senza senso di cui è stato capace l'uomo... La farsa si è trasformata in follia

Dividere, selezionare, "gestire" le persone come se fossero cose. Creare confini all'interno della stessa città e degli stessi quartieri La follia si fa cinica e cieca

Un ricordo a un altro dei personaggi (dopo Oskara Schindler e Tadeusz Pankiewicz) che hanno fatto di tutto per contrastare quel folle piano che oggi si ricorda come soluzione finale

Nei foglietti ripiegati, ghiacciati e custoditi dalla neve, le preghiere, le sofferenze e i drammi di tanti innocenti

Semplici, spoglie ed eterne lapidi... Alcuni (pochi) hanno avuto questa fortuna.

"Il lavoro rende liberi" La farsa, la presa in giro e il sadismo si riassumono in questa insegna.